Da un punto di vista astronomico, il 2016 sarà ricordato come l’anno nel quale è stato possibile osservare un evento raro: il transito di Mercurio sul disco solare.
Raro non perché quel pianeta transiti di rado da dove sta per passare. Tutt’altro!
L’eccezionalità dell’evento è solo data dal trovarsi nella posizione giusta per assistere a quel passaggio sfruttando bene lo sfondo luminoso del Sole.
Ogni pianeta, Terra compresa, gira attorno alla nostra stella standosene alla sua distanza particolare da essa e girando su un’orbita esclusiva, quindi non condivisa da altri pianeti.
Come spiega bene la terza legge di Keplero(1), a ogni distanza da una stella, corrisponde una diversa velocità di rivoluzione.
Se preferite, il contenuto di quella legge è che due pianeti posti a distanze differenti da un astro, impiegano tempi diversi a percorrere ognuno la sua orbita.
Per comprendere meglio questo punto, dovrebbe essere sufficiente il dato che la Terra impiega 365 giorni (un anno) a completare un intero giro intorno al Sole(2), mentre Mercurio lo fa in un lasso di tempo pari a soli 88 giorni terrestri…
Questo implica che, con la Terra posta a circa 150 milioni di chilometri dal Sole e con Mercurio che se ne sta a circa 58, è molto difficile che tra i due pianeti si verifichi un allineamento tale da consentirci di apprezzare il passaggio del secondo sul disco solare.
Ma perché continuare a parlare?
Se la cosa vi interessa, leggetevi ‘sto fumettino, che spero possa tornarvi utile per raccontare l’evento ai vostri figli/nipoti/parenti/amici/…
Buon divertimento!
SZ
2. https://squidzoup.com/2014/04/20/giro-quasi-tondo/
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