La notizia è di ieri: il Finance Committee dell’European Southern Observatory (ESO) ha stabilito che sarà tutto italiano uno degli strumenti che farannno parte del corredo tecnologico in dotazione all’Extremely Large Telescope (ELT) (1).
Questo nuovo telescopio che verrà posto sulle Ande cilene, avrà uno specchio primario del diametro di 39 metri, misura raggiunta mediante la composizione di 798 specchi esagonali da 145 cm ciascuno, e ovviamente ci si aspetta da esso un impulso notevole all’attività scientifica.
Lo strumento MAORY (2), acronimo che sta per Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY, verrà costruito dai tecnologi dell’Istituto Nazionale d’AstroFisica (INAF).
Intanto, come racconto in questa vecchia vignetta che ho disegnato nel lontano 2007, anche il mondo animale si va organizzando per compiere un salto evolutivo nella ricerca del “Pianeta delle Api” (Planet of the Apes) 😀
SZ